Nell’attesa,
poiché pensiamo che siate d’accordo che un po’ di cultura non ci faccia male,
proponiamo alla nostra riflessione un riassunto di Delitto e Castigo di Fëdor
Dostoevskij.
"Raskòl'nikov è un giovane studente
ossessionato dall'idea della libertà assoluta, cui ha diritto, secondo lui,
l'uomo superiore, al quale tutto è lecito. Si convince così che per uscire
dalla miseria in cui vive è giusto uccidere l'usuraia Aljona, essere
inferiore, che sfrutta la disperazione altrui e la cui esistenza è del tutto
inutile. Riesce a realizzare il suo piano criminale, ma è costretto ad uccidere
anche la mite Lizavèta, sorella della vittima.
Sfida la polizia, nella figura dell'implacabile giudice Porfirij,
convinto della sua colpevolezza, quasi a voler provare la propria superiorità.
Presto l'esaltazione cede all'angoscia e il tormento spirituale non gli
permette di essere libero come pensava. Comincia a frequentare i più miserabili
ambienti di Pietroburgo, dove incontra autentici relitti umani, che si rivelano
però ricchi di umanità.
Incontra l'ubriacone Marmeladov e sua figlia Sonja, una creatura pura
nonostante sia costretta a prostituirsi per sostenere la famiglia. Di fronte
alla morale evangelica del sacrificio e alla legge dell'amore che Sonja gli
propone, crolla definitivamente la fede che Raskòl'nikov nutriva in se stesso.
Con lei trova il coraggio di confessarsi e di costituirsi.
In Siberia dove Sonja gli resta accanto, Raskòl'nikov comprende che solo
attraverso il castigo e la sofferenza riuscirà a liberarsi del senso di colpa e
a trovare quella libertà tanto cercata, raggiungibile solo attraverso l'amore e
la disponibilità verso il prossimo.
Fonte: Wuz.it"
(tratto da: www.libraccio.it, in data
2 settembre 2021)